I protocolli di sicurezza delle Nazioni Unite non hanno garantito
la vita di Mario Paciolla
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Sono passati 52 giorni dalla morte di Mario, nulla è ancora chiaro e si attende ancora che vengano chiariti i quesiti sui legami tra la sicurezza Onu riguardanti Mr. Thompson, che prima di lavorare con le Nazioni Unite era coinvolto nella sicurezza per un progetto di USAID, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale in Colombia, che è un'organizzazione che promuove la politica estera degli Stati Uniti attraverso interventi a favore della pace e democrazia. USAID è considerato un attore che
favorisce l'espansione e l'interferenza degli Stati Uniti in America Latina. Non a caso è stata coinvolta in scandali legati allo spionaggio di alcuni governi latinoamericani. Thompson ha incluso nel suo profilo Linkedin anche altri lavori in ambito della sicurezza legati a società private come Fidelity Security Company, con la quale ha garantito la risoluzione di problemi logistici ai clienti nel settore dell'estrazione di energia, compresa l'opposizione a progetti da parte delle comunità locali. Forse non è una coincidenza che nel comune di San Vicente del Caguán, dove si trova l'unico blocco petrolifero in funzione nel dipartimento di Caquetá, si verifichino eventi relativi alla sicurezza delle Nazioni Unite e che Thompson, nelle sua attività, abbia legami con la sicurezza per le società di estrazione di energia.
Il responsabile della sicurezza delle Nazioni Unite a San Vicente del Caguán, che è legato alla sicurezza per il settore minerario-energetico (secondo il profilo di Linkedin) è un esempio della miscela di militarismo ed estrattivismo in Colombia, anche se questo fatto non è una novità perché nel 2018 secondo il piano di guerra "Sword of Honor" sono stati segnalati battaglioni armati per proteggere il settore minerario ed energetico che forniscono sicurezza alle multinazionali tramite la depredazione dei territori. L'area in cui Mario Paciolla svolgeva il suo lavoro per i diritti umani è un territorio ricco in idrocarburi e che è anche sfruttato per irrorazione di colture illecite con l'erbicida glifosato. La mappa 1 presume che le aree poligonali per irrorazione aerea con glifosato coincidano con le aree di influenza dei blocchi petroliferi assegnati dall'Agenzia nazionale degli idrocarburi – ANH - a Caquetá, che sono 44, mentre i blocchi assegnati all'area della Gestione Speciale Macarena sono 28.
Area Gestione Speciale Macarena
Mappa 1
Mario lavorava nel comune di San Vicente del Caguán e a quello specifico territorio l'Agenzia Nazionale degli Idrocarburi (ANH) assegnò 22 blocchi petroliferi (mappa 2), di cui uno è attualmente in funzione ed è chiamato Ombú Capella. Ciò indica che la zona è terreno fertile per molti interessi legali e illegali in tema di aspersione e di estrattivismo minerario ed energetico ad opera del militarismo e di gruppi fuorilegge. Si riscontra anche come si sia sviluppato lo sminamento umanitario nel territorio (mappa 3) che è stato indirizzato verso le aree dove si trovano i blocchi petroliferi e l'irrorazione con glifosato.
Mappa 2
Mappa 3
Questo ci porta a pensare ad un piano sistematico di sminamento, irrorazione, estrattivismo e piani governativi finalizzati al servizio delle corporazioni e non al servizio del popolo colombiano. Mario ha esercitato il suo lavoro in un territorio dalle molte complessità, che derivano dalla sottoscrizione di alcuni accordi, e aveva molti oppositori attorno a lui. Ma lui, convinto della pratica dei diritti umani, ha insistito nel portare avanti i suoi progetti in un territorio dai numerosi conflitti. La paura è il comune denominatore tra gli abitanti, l'istituzionalità silenziosa, il progetto estrattivista per disboscare l'Amazzonia, il voler allontanare gli abitanti, la costruzione di centrali idroelettriche, lo sfruttamento degli idrocarburi, delle miniere, dell’agroalimentare e progetti di green economy. Per realizzare questi interessi si è deciso di militarizzare la zona, anche attraverso l’approvazione da parte del governo dell'arrivo delle forze armate statunitensi che si trovano in questi territori
Fonte: Ojo Publico